di Paolo Manzelli pmanzelli.lre@gmail.com.
Il cervello è uno strumento quantistico della percezione e del pensiero. Esso infatti comunica e costruisce immagini, colori, suoni, e le altre sensazioni interattivamente attraverso collegamenti (dendriti e sinapsi) che hanno dimensioni nano-tecnologiche e come tali si comportano secondo le capacità di interazione e di comunicazione di una rete di informazione quantistica.
La proprieta’ essenziale del Cervello Quantico, che permette di interagire simultaneamente nella rete neuronale, e’ basata sull’ entanglement che agisce sulla transizione della comunicazione alle sinapsi basata sulla trasformazione dell’ informazione bioelettrica in informazioni biochimiche.
Tale trasformazione da bioelettrica in biochimica è essenziale proprio in quanto una rete neurale classica si saturerebbe rapidamente lavorando soltanto in sequenza temporale, cio’ in quanto i nodi della rete ( neuroni) sarebbero da considerarsi “fissi”, mentre nel” Quantum Brain” i nodi di trasformazione,si creano e si annichilano flessibilmente nelle fessure sinaptiche di neurotrasmissione secondo un formalismo simile a quello della teoria dei campi quantistici d’informazione, che per tramite l’ entanglement permettono una azione simultanea ( nano-telepathy) nello scambio di informazione “ biochimica -entangled “ che agisce in parallelo, associandosi con modalità complementari a quella sequenziale bioelettrica. (1) In questo senso il “QUANTUM BRAIN” può esprimere un range enorme di applicazioni in sequenze temporali e simultanee in parallelo negli scambi di informazione tra neuroni, generando la struttura logica e creativa della percezione e del pensiero. Questa impostazione innovativa dell’ azione dell’ “Quantum Brain” conduce la bio-fisica quantistica ad esplicitare forme complesse di comprensione cross-disciplinari delle attività mentali che vanno ben oltre il dominio della della fisica quantistica delle particelle quantiche, nata nel 1927 con il Principio di Indeterminazione e che poi si e’ evoluta nello scorso secolo con la concezione dell’ entanglement quantistico.
Nello sviluppo della concezione del “Quantum Brain”, l’ Entanglement viene inteso come principio necessario a modulare l’attività dei neuro trasmettitori confinati a livello di interfaccia nano-dimensionata delle sinapsi. Pertanto l’ Entanglement quantistico è essenziale per comprendere la simultaneità di scambio di informazioni tra i neuroni i quali trasferiscono energia informazione in forma di impulsi elettrici per via assonale e per tramite le ramificazioni dendritiche nella rete neuronale del cervello.
E’ importante evidenziare come la dimensione di scala-nano della fessura sinaptica produca un intrappolamento di molecole della neuro-transmissione in modo che il confinamento di molecole su nanoscala fornisce una sovrapposizione molecolare che attraverso l’ entanglement quantistico, permette la sovrapposizione degli stati molecolari dei neuro-trasmettitori trasformando “Nano-telepathy” la loro attività simultanea di informazione.
Questa ipotesi su cui si basa la concezione del “Quantum-Brain” segue il fatto che sappiamo come le molecole confinate ed intrappolate, ovvero incapsulate, in una dimensione nano-metrica possono alterare profondamente la loro proprieta’ e funzionalità a causa di interazioni con la struttura- ospite. Sappiamo ancheche il confinamento in dimensioni nano-metriche, genera interazioni bio-chimiche altamente reattive, molto diverse da quelle che sono realizzabili nelle classiche condizioni di massa in fase di soluzione, gas o di solido, mentre nuove proprietà e funzioni molecolari, diventano possibili all’interno di nano-contenitori come ad es. avviene anche nei “nanotubi di carbonio” all’interno dei neuroni, così che anche un “effetto di tunnelling” dovuto al confinamento di neurotrasmettitori, può essere ottenuto nelle strutture delle microtubuline nei neuroni. (2),(3).
Quindi possiamo ipotizzare diventi possibile la simultaneita’ di scambio di energia di informazione, mediata dall’ evento di confinamento dei neurotrasmettitori nelle fessure sinaptiche, che trasforma il sistema lineare di informazione bioelettrica in un sistema di campo d’ informazione non locale di comunicazione quantistica, generato dall’ entanglement, che permette una parallela azione simultanea di “nanotelepathy” che attraversa l’ intera rete del neuroni del cervello.
Questo approccio innovativo per la comprensione delle attività del “QUANTUM BRAIN”, verrà proposto e programmato da EGOCREANET nell’ ambito del progetto di ARTE e SCIENZA “ quARte” (5) per il quale si ricerca collaborazione e una partnerschip internazionale al fine di realizzare una revisione dei principi fondamentali della neurobiologia, determinando una nuova opportunita’ nello sviluppo innovativo delle creatività scientifica e artistica, tale da poter suggerire nuove opportunità di prevenzione di anomalie di comportamento causate da disturbi cerebrali .
L’obiettivo di cui sopra rappresenta una scommessa sulle nuove frontiere della conoscenza che pensiamo debba essere esplorato nel campo dell’arte e della scienza sulla creatività umana.
Il progetto programma quARte si propone di esplorare e comprendere le connessioni tra l’arte, la creatività, e le basi cerebrali della percezione visiva favorendo una combinazione di ricerca transdisciplinare tra le neuroscienze ,e l’ arte e la scienza quantistica e la realta aumentata, nel quadro della teoria del Quantum Brain . http://www.edscuola.eu/wordpress/?p=33026
Cerchiamo partner e collaboratori. Paolo Manzelli pmanzelli.lre@gmail.com
[…] ; http://www.quantum-cognition.de/Conte/index.htm; (6)- Q.BRAIN: https://dabpensiero.wordpress.com/2013/07/25/il-cervello-quantico-quantum-brain-new-frontier/ (7)- Future for all: http://www.futureforall.org/ (8)-Fet-OPEN : […]