di Paolo Manzelli http://www.egocrea.net
Facciamo il punto sulla copertura vaccinale di Gregge.
Rf.1-https://it.wikipedia.org/wiki/Immunit%C3%A0_di_gregge
Essa non è lineare come si crede ( più Vaccini meno pericolo d’Infezione ) ma diviene tecnicamente possibile solo a due condizioni:
a ) che il Rischio di Contagio (RT ) sia minore di 1.0, ciò significa che la catena di contagio è lineare e non ramificata poichè una persona infetta contagia solo un’altra e non più di una contemporaneamente.
b) solo quando la quantità di immunizzati supera la soglia critica dell’ 80% così che rispettate le due condizioni diventa statisticamente probabile l’interrompere la catena di successione dell’infezione all’interno del “muro di protezione” dei soggetti vaccinati. Il raggiungimento dell’ 80% dei vaccinati e l’RT minore di 1.0 sono condizioni necessarie per ottenere la Copertura Vaccinale di Gregge, che altresì diviene irraggiungibile quando l’individuo vaccinato è ancora soggetto ad essere infettato.
Infatti i “Vaccini Genetici” di nuova generazione, attualmente in attività, non sono realizzati per riconoscere il Virus a m.RNA , ma solo la proteina Spyke ,che agisce da aggancio dell’infezione virale. Pertanto sappiamo che, i “Vaccini Genetici”, non sono stati concepiti per diminuire la gravità dell’infezione virale, ma proprio per arrestare la diffusione del Virus sulla base di una rapida vaccinazione di massa. Inoltre il raggiungimento della soglia critica dell’80% può essere impedito da mutazioni che coinvolgano lo Spyke e che pertanto diminuiscono ampiamente il numero degli immunizati dal “Vaccino Genetico” ampliando l’RT a valori maggiori di 1.0 .
Rf.2: https://www.edscuola.eu/wordpress/?p=138821
Infine contribuisce al non raggiungimento della “Soglia Critica di Gregge” un notevole deterrente prodotto da coloro che non accettano di Vaccinarsi, ritenendo alto il pericolo di conseguenze negative, non immediatamente visibili in seguito alla Vaccinazione di massa.
Pertanto gli Stati che scommettono sulla Vaccinazione di Massa come “panacea” risolutiva della Pandemia Virale, sono propensi a realizzare una documentazione vaccinale (tipo Patente Vaccinale), pur non sapendo quale possa essere la durata dell’immunizzazione esercitata dagli anticorpi che viene indotta sul “Sistema Naturale Immunitario”, il quale è diverso per ciascun individuo ed è differenziato per le diverse età di maturazione della risposta immunitaria così che rende difficile stabilire inizio e durata della eventuale “Patente Vaccinale”.
In conclusione c’è da domandarsi, in tutta sincerità, se il rischio economico e sociale di questa tipologia di campagna di “Vaccinazione-Nazionale” ottiene un valore positivo, ragionevolmente calcolabile tra Costi e Benefici individuali e sociali.
Paolo Manzelli 03/03/2021- Firenze . www,egocrea.net .
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