“Strategic Intelligence”
-per chi non pensa solo all’ oggi ma guarda al futuro-
Paolo Manzelli , LRE@UNIFI.IT, http://www.edscuola.it,www.wbabin.net
Premessa.
L‘ Intelligenza Strategica (IS) è in primo luogo la capacità multiforme necessaria per risolvere creativamente nuovi problemi, anziche’ tentare di risolverli facendo ricorso a modalita’ innovative nel quadro di vecchie concezioni e conoscenze. Infatti, la semplice applicazione di vecchie concezioni per portare meccanicamente a termine compiti o per risolvere problemi già affrontati con successo in passato non si considera, in genere, un’attività che necessita il ricorso alla IS .
L’ Intelligenza Strategica pertanto corrisponde a sviluppare una modalita’ di risposta alla complessita’ del cambiamento contemporaneo che non viene limitata da una razionalita’ di tipo competitivo, perchè viceversa implica la capacità strategica e trans-disciplinare di stabilire nuovi nessi o rapporti tra molteplici elementi partners, come pure nel superare contraddizioni, conflitti o relazioni problematiche tra essi.
L’ Intelligenza Strategica propone soluzioni di problematiche che non sono necessariamente limitate al presente o ad un futuro vicino o a un passato più o meno lontano, ma riguardano situazioni che non si sono ancora realizzate e che quindi necessitano di una progettazione di lungo periodo. L’elemento novità e’ comunque un requisito decisivo che necessita di soluzioni di IS.
La componente essenziale della IS consiste nel risvegliare le capacità intuitive della mente e cioe’ la qualità piu’ importante per prendere decisioni che non sono soltanto razionali, poiche’ sono correlate essenzialmente all’ intelligenza emotiva, ossia alla capacità empatica di comprendere e di utilizzare simultaneamente i vissuti interiori, propri degli altri, che si traduce in una maggiore fiducia in se stessi nel produrre soluzioni creative che contribuiscano al successo sociale. La pianificazione strategica dello sviluppo sostenibile e’ un chiaro esempio della capacita’ IS di realizzare una azione sinergica tra molteplici attori al fine di dare un valore aggiunto creativo al processo di cambiamento sociale, economico e culturale, mediante la individuazione e la realizzazione di progetti che favoriscono l’ottimizzazione collaborativa delle risorse.
Infatti le nuove strategie di sviluppo sostenibile dei territori necessitano di IS per sviluppare un’ azione di management strategico aggregare una vasta partecipazione di interessi nei piani di sviluppo correlati ad una visione condivisa delle decisioni, e di ampio consenso nelle scelte concettualmente innovative.
–> Sulla Base di tale Premesa
EGOCREANET/LRE www.egocrea.net , e NOVE da FIRENZE,www.nove.firenze.it/
propongono di realizzare un WORKSHOP sul tema :
” STRATEGIC INTELLIGENCE :
la società dell’ informazione nell’ era della condivisione della Conoscenza tra scienza ed arte “
Sede prevista , Circolo Ufficiali di Presidio dell’ Esercito Italiano , Via degli Azarieri 2 Firenze.
( sala Capienza 100 persone).
Data Prevedibile , Fine marzo 2011,
Il WS 2011 fara seguito al precedente co-organizzato nel 2005 vedi in http://www.itoscana.org/.
Richiesta di collaborazione
Saremo lieti di una vs partecipazione di idee e pertanto lanciamo nel gruppo di discussione <egocreanet@yahoogroups.com>, per dare sviluppo e focalizzare idee e progetti innovativi proposti da quanti vorranno collaborare come sia come relatori che coadiutori per la co-organizzazione dell’ evento .
Il Tema della “Intelligenza Strategica”, riguarda essenzialmente la capacità di lungimiranza, di comprendere le tendenze le difficoltà e le opportunita’ di aggregazione di Community di competenze co-Organizzati in rete.
Pertanto il WorkShop di fine marzo 2011 sul tema “Intelligenza Strategica”, inizialmente potrebbe orientarsi nel :
1) – mettere a comune una Visione creativa dello sviluppo tesa a favorire l’ Intelligenza razionale ed Emotiva per rielaborare le Strategie per il Futuro, basandole su una ri- concettualizzazione del sistema di pensiero nell’ arte e della scienza così come si presuppone essere necessario per lo Sviluppo della Società della Conoscenza condivisa
2)– definire nuove concezioni strategiche per la formazione on line , tali da essere capaci di sostituire progressivamente la obsoleta struttura Istruzione, ereditata dalla tradizione formativa, suddivisa in discipline di insegnamento, cosi come e’ stato durante l’epoca industriale.
3)- organizzare un partenariato trans-disciplinare, che abbia la capacita’ e le competenze per aggregare alleanze strategiche con individui, gruppi e organizzazioni, enti … che vogliano collaborare nel costruire una Nuova Visione dello Sviluppo Sociale Economico e Culturale, appropriata crescita strategica su temi quali: la GREEN-ECONOMY, basata sul risparmio Energetico e l ‘uso delle fonti alternative di Energia per lo sviluppo responsabile di Nuovi Processi produttivi (nano- e bio-tecnologie) nel rispetto della Natura e della Vita.
4)– favorire strategie di integrazione tra arte e scienza per acuire l’ intelligenza emotiva come propulsore per la formazione di “open-system management” nella società della conoscenza.
5)- Evoluzione del Giornalismo multimediale on-line ed incremento della democrazia partecipata.
6) – altri o differenti obiettivi potranno essere proposti durante il dialogo on line
Vi Auguro un Buon natale ed attendo vs risposte paolo 20/DIC/2010
LRE@UNIFI.IT;www.edscuola.it/lre.html
BIBLIO ON LINE
Intelligenza Economica: http://www.caosmanagement.it/art51_09.html
BLOG INN-OVATION : http://blog.libero.it/InnOvation/newcom.php?mlid=86097&msgid=2318000&mpadid=0#nuovo_commento
Arte di Innovazione: http://www.edscuola.it/archivio/lre/art_of_innovation.pdf
Cara Daniela , e caro Pier Luigi Albini , Grazie e Buon Natale.
https://dabpensiero.wordpress.com/2010/12/20/strategic-intelligence-di-paolo-manzelli/#respond
http://venezian.altervista.org/Scienzarte/strategic_intelligence_pdf
Purtroppo viviamo in una societa’ dell ENTERTAINMENT , dove tutto quanto fa spettacolo, dove si preferisce godere il presente che pensare al futuro ma anche chi si propone di pensare al futuro lo tratta come uno slogan pubblicitario che va di moda come. “ACCENDIAMO IL PRESENTE PER ILLUMINARE IL FUTURO” , che e’ stato il motto di un partito della fiamma tricolore, oppure per vendere il Gas dell’ ENEL , ecc.
Quindi chi vuol essere lieto sia e viva inconsciamente senza pensieri del domani.
Malgrado il suddetto comune atteggiamento ricordando Gandhi noi diciamo : “Vivi come se dovessi morire domani, impara come se dovessi vivere per sempre.” Paolo
INTELLIGENZA STRATEGICA E SVILUPPO CEREBRALE EPIGENETICO
http://www.edscuola.it/archivio/lre/strategic_intelligence.pdf
Lo sviluppo differenziato degli emisteri cerebrali superiori ha permesso all’uomo di comunicare con i suoi simili, ma soprattutto interpretare l’ informazione condivisa per pianificare consensualmente il proprio futuro
L’uomo, infatti, è caratterizzato dall’ essere potenzialmente in grado di prevedere razionalmente a quali conseguenze puo condurre una determinata azione e ciò rende attuabile lo sviluppo di una intelligenza strategica che permette la programmazione sociale ed economica di attivita a lungo termine , la anticipazione cognitiva scientifica ed artistica del cambiamento culturale e dei processi cognitivi.
Ricordo che sviluppo dell’intelligenza strategica è strettamente correlato con la socialità della specie vivente presa in considerazione.
http://www.neuroingegneria.com/art/Informazione%20e%20Cervello/128.php
http://www.edscuola.it/archivio/lre/tempo.html
Se pertanto storicamente come e oggi accaduto nella nella societa dell’ entertainment promossa dai mass-media di comunicazione passiva, la intelligenza razionale viene sopraffatta da i livelli emotivi e pulsionali, essa decade e degenera chiudendosi in limitate dimensioni soggettive delle proprie funzionlita cerebrali, producendo un vasto fenomeno restrittivo della intelligenza collettiva. Quanto sopra a livello di massa causa fenomeni di condizionamento aberrante come il tifo calcistico o fenomeni di isteria collettiva per la musica ecc.. , che poi degenerano nella esigenza che conduce a perturbazioni cerebrali come la ricerca dello “sballo” da tale condizione di condizionamento mentale, che blocca la naturale evoluzione creativa della intelligenza sociale.
Ricordo che i cicli evolutivi biologici e quindi anche quelli cerebrali non sono lineari e perseguono strategie appropriate alle loro diverse funzionalita. Rammento che il cervello nella sua struttura verticale e’ composto da tre strutture semi indipendenti in quanto rappresentano mutazioni evolutive che nei comportamenti possiamo distinguere in Pulsioni ( cervello piu antico detto del serpente ) , Emozioni , Area Talamica detto del topo-ragno) ed emisferi cerebrali superiori ( comportamento razionale ed empatico , dei Primati).
Tenendo conto di quanto sopra , i livelli di evoluzione cerebrale passano per differenti condizioni storiche di apprendimento e di informazione, in quanto la evoluzione cerebrale non e predeterminata ma e di sostanziale carattere epigenetico.
Pertanto il rapporto tra quantita’ e qualita’ della informazione va letto a seconda del livello di evoluzione cerebrale storicamente implicato dal sistema sociale ed economico. In sintesi la qualita va riconosciuta e per riconoscerla bisogna compredere che tipo di attivazione cerebrale entra in funzione predominante . Cosi per chi e tifoso delle partite di calcio la qualita’ massima della informazione sara’ quella che corrisponde al proprie sensazioni talamiche.Il tifoso poco apprezzera di una diversa razionalita’ come quella dell’ amore per la matematica.
Fortunatamente le conoscenze si evolvono e con esse i metodi di informazione , i processi i esternalizzazione delle conoscenze , cosi che man mano i livelli precedenti della evoluzione cerebrale entrano in saturazione e cio che sembrava accattivante diviene obsoleto , e si apronuo nuove possibilita di un diverso rapporto tra qualita e quantita della informazione piu adeguate ai nuovi livelli di razionalita ed empatia ( quest’ ultima risponde allo viluppo dei neuroni mirror delle attivita pretalamiche della area frontale del cervelo) che nel loro insieme caratterizzano la evoluzione degli emisferi cerebrali superiori.
Infatti il cervello puo essere storicamente riprogrammato nel suo complesso funzionamento e cio’ dipende essenzialmente dall’ avanzamento delle conoscenze inteso come superamento dei limiti cognitivi paradigmatici della precedente razionalita della vecchia societa industriale ormai obsolescente.
Semplificando posso dire che la struttura verticale del cervello umano dispone di tre livelli interconnessi ma sostanzialmente con proprie identita’ funzionali ereditate da mutazioni evolutive che lavorano a diverse tipologie di neurotrasmissione . Gli emisferi cerebrali superiori lavorano con neurotrasmettitori a catena corta e cioe lavorano su processi di memoria a breve termine, la zona centrale del cervello quelle delle emozioni e dove si concentrano tutte le senzazioni eccetto quella visiva , lavora normalmente con neurotrasmettitori a catena piu lunga , che si concentano nelle loro attivita nella zona centrale del cervello responsabile delle integrazioni che fissano i cicli riproduttivi della memoria a lungo termine. La zona inferiore che si accentra sul funzionamento dell’ amigdala ( detta anche occhio interiore perch’ sensibile alle frequenze luminose) lavora con tutta una serie di neurotrasmettitori a catena molto lunga che pertanto vengono metabolizzati piu’ lentamente e generano quando si eccitano livelli di pulsione non facilmente dominabili. Tutte le zone tre fondamentali cerebrali sono suddivisibili in due funzionalita polarizzate , in emisfero destro e sinistro. Quindi la riprogrammazione cerebrale pur essendo possibile si trova a dover considerare tutte le sfumature che vanno a dipendere dalle possibilita di combinazione delle varie relazioni tra le aree funzionali del cervello che nel modello su esposto sono almeno sei.
Il super Enalotto da’ una idea di quante combinazioni si ottengano da una sequenza di sei numeri, pertanto la rigrammazione cerebrale non puo’ essere programmata se non si scommette sulla evoluzione storica del sistema da cui l cervello apprende e si forma. Qualche strategia e pero possibile e cio’ e quello che dovremo individuare , condividere e comunicare a partire al WS sulla Intelligenza Artificiale programmato per Fine Marzo 2011 a Firenze. http://www.edscuola.it/archivio/lre/strategic_intelligence.pdf
Paolo Manzelli , LRE@UNIFI.IT,www.edscuola.it/lre.html
[…] Rf.4.) https://dabpensiero.wordpress.com/2010/12/20/strategic-intelligence-di-paolo-manzelli/ […]