Tranquillo Cremona- “L’edera“-1878- Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino
26 Giugno-22 Novembre 2009 Palazzo Reale -Milano
“una razza di gente…pieni d’ ingegno quasi sempre; più avanzati del loro secolo…”
Palazzo Reale ci regala un’ altra bellissima mostra, questa volta sulla Scapigliatura, movimento che nasce e si afferma proprio a Milano, che ha voluto così renderle omaggio e dare l’opportunità al grande pubblico di conoscerlo, ammirarlo e non dimenticarlo. In una Milano borghese e culturalmente vivace gli Scapigliati , o Bohème, che dir si voglia, fanno un “pandemonio” per rivoluzionare l’ arte, si ribellano a modelli ideologici e di costumi che non gli rappresentano più, si scagliano contro l’ accademismo, eleggendo le osterie a cenacolo, nella volontà di scandalizzare i benpensanti. Precorrono i Futuristi, lo conferma l’ appellativo col quale amano farsi chiamare, “avveniristi”, che acquista, col senno di poi, un valore evocativo, perchè equivale a “futurismo”, che rappresenta anch’esso la rottura con il passato e come questo è un ‘esperienza a tutto tondo, che coinvolge tutte le arti verso un capovolgimento ideologico, artistico e di costume.
“Il vero della Scapigliatura è centrato sull’ uomo, sull’ introspezione, sulle incertezze dell’ anima, sulla resa dei sentimenti.E, dunque, sul ritratto, sugli interni , sulla scena di genere, non certo sul plen air.”(Catalogo Marsilio editori)
Possiamo coglire il suo divenire, respirare la sua atmosfera attraverso le 266 opere, tra dipinti, sculture e incisioni che vanno dalla seconda metà dell’ Ottocento all’ inizio del Novecento.
“Il percorso espositivo di Palazzo Reale, organizzato in sezioni cronologiche, prende il via da Gli anni -60. La formazione di un’estetica. Qui si trovano le opere de Il Piccio, un precursore che, nelle ultime stagioni della sua vita, elaboro’ una pittura sfumata, tutta d’ atmosfera, e di Federico Faruffini, che sperimento’ l’intensità coloristica intesa come lingua delle emozioni, accanto al quale s’incontrerano i lavori di Filippo Carcano, innovatore nel linguaggio pittorico ma meno propenso all’ intimismo.
I protagonisti della sezione Gli anni -70. Il momento d’oro sono Daniele Ranzoni, Tranquillo Cremona e Giuseppe Grandi che, in sodalizio, elaborarono la ‘macchia’ scapigliata e la scultura pittorica, sostituendo al finito accademico, basato sul disegno della forma, una materia fluida, in cui la forma e’ colore carpito alle zone d’ombra, suggerendo, e non descrivendo, il reale.
GIi anni ’80 è dedicata all’affermazione della scultura scapigliata, che prende avvio dal rifiuto del concetto rinascimentale di statuaria come plastica e apre cosi’ la via alla cosiddetta ‘scultura impressionista’. In mostra si trovano i lavori di Giuseppe Grandi, del quale per la prima volta verranno presentati i gessi – restaurati per l’occasione – del monumento alle Cinque Giornate, di Ernesto Bazzaro, del giovane Paolo Troubetzkoy, allievo di Ranzoni, del primo Leonardo Bistolfi e di Medardo Rosso.
L’ ultima sezione, Gli anni -90, evidenzia come, in pittura e scultura, l’ apporto delle nuove leve permette l’ elaborazione di un vero e proprio accademismo del linguaggio scapigliato (come nel caso dello scultore Eugenio Pellini o del pittore Camillo Rapetti), mentre la visione scapigliata diventa un banco di prova per i futuri ‘divisionisti’, come ad esempio Gaetano Previati.”(Comunicato stampa)
Fra le opere esposte alla mostra, una, in particolare, ha focalizzato la mia attenzione per la sua bellezza,”L’edera” di Tranquillo Cremona, ultima fra quelle del pittore, commisonatagli da Benetto Junck. L’edera, che dà il nome al quadro rappresenta il simbolo della passione amorosa , che appare evidente nell’ abbraccio stringente e soffocante dell’ uomo respinto.Come modelli sono stati scelti il musicista Alfredo Catalani e Lisetta Cagnoli, cognata di Cremona.
L’ autore frantuma il colore, che appare stemperato e sfatto, spingendo la forma visibile al limite dell’ evanescenza e della dissolvenza; il risultato è decisamente affascinante.
L’esposizione è curata da Annie-Paule Quinsac
Orari : Lunedì dalle 14.30 alle 19.30
Martedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato e Domenica dalle 9.30 alle 19.30
Giovedì dalle 9.30 alle 22.30
Per info e prenotazioni tel.02.36571438
Rispondi